Se vuoi scoprire Santiago de Cuba, preparati a vedere molto più che monumenti o spiagge tropicali. Questa città, irregolare, intensa e profondamente viva, custodisce segreti che non compaiono sulle cartoline: giardini botanici nascosti in periferia, scalinate che collegano quartieri ricchi di storia orale, caffetterie improvvisate con vista sul Mar dei Caraibi o locali dove si canta ancora la trova senza microfono.
Santiago non è solo una destinazione, ma un’esperienza che si rivela al meglio al ritmo delle sue colline, dei suoi aneddoti di resistenza e del suo modo così particolare di mescolare l’antico con il quotidiano. Questa guida ti invita a esplorare angoli sorprendenti e attività che mostrano una città che non ha paura di essere diversa.
Giorno 1 a Santiago de Cuba: scopri l’essenza di questa città

Santiago de Cuba, la seconda città più importante del paese dopo L’Avana, ti accoglie con un’energia unica. Fondata nel 1515, questa città orientale è stata protagonista di alcuni degli episodi più decisivi della storia cubana, compresi momenti chiave della lotta per l’indipendenza e, soprattutto, della Rivoluzione del 1959, il cui trionfo è iniziato proprio qui.
La sua identità è un mix di radici spagnole, africane e caraibiche, che si riflette chiaramente nel suo carattere. Qui sono nati generi musicali come il son e la trova, che ancora oggi si sentono per le strade, nelle case e in posti come la mitica Casa de la Trova.
Questo primo giorno è dedicato a immergerti nell’anima di Santiago: passeggiare nel centro storico, salutare gli abitanti da un balcone coloniale, ascoltare un bolero dal vivo e iniziare a comprendere appieno perché Santiago non è solo una città, ma un modo di sentire Cuba.
Dove mangiare a Santiago de Cuba: La Plaza de Marte e il Boulevard

La Plaza de Marte e il Boulevard sono i centri gastronomici di Santiago de Cuba. Nei dintorni troverai numerosi paladares e ristoranti dove potrai gustare la vera cucina di Santiago, con piatti tipici come l’arrosto di maiale, il congrí e i frutti di mare freschi, sempre accompagnati da frullati e succhi naturali, famosi per la qualità della frutta di questa zona.
Arrivando tardi, l’opzione migliore è cenare con qualcosa di leggero e godersi l’atmosfera notturna di Santiago. Nella zona è facile trovare ristoranti dove il cibo è gustoso, anche se non sempre spettacolare, ma che si distinguono per la freschezza e l’abbondanza dei loro succhi naturali.
A Santiago, come in molte province fuori L’Avana, la vita notturna è di solito breve. Per questo, dopo cena, è normale continuare a passeggiare alla ricerca di un posto dove prolungare la serata. Alcuni bar come il Subway, un locale sotterraneo con jukebox, chiudono presto. Tuttavia, è ancora possibile trovare posti aperti come il Club Santiago, che offre musica da ballare, ideale per concludere la serata con ritmo ed energia.
Percorso per Calle Enramadas, il cuore commerciale della città

Passeggiare per Calle Enramadas a Santiago de Cuba è un’esperienza paragonabile a quella di percorrere il boulevard Obispo a L’Avana Vecchia. Anche se la strada di L’Avana è più stretta, entrambe sono indiscutibilmente epicentri commerciali, gastronomici e culturali delle rispettive città.
Enramadas è la strada più lunga di Santiago de Cuba, che sale in pendenza dalla baia, a sud, fino al quartiere di Santa Bárbara, nella zona est della città. Il suo nome risale alla metà del XVIII secolo, quando durante la processione cattolica del Corpus Domini gli abitanti decoravano la strada con pergolati fatti di guano e altre piante per abbellire il percorso e proteggersi dal caldo tropicale.
La strada ha raggiunto il massimo riconoscimento dopo l’introduzione dell’illuminazione elettrica nel 1906. Il tram, che ha circolato per Enramadas tra il 1908 e il 1952, ha giocato un ruolo fondamentale, facilitando i trasporti e il commercio nella zona.
Entrando in Enramadas, è impossibile non notare il gran numero di persone e la varietà di locali dove è possibile acquistare una bibita, un panino o una birra per combattere il caldo tropicale. Questa strada ospita anche importanti scenari culturali, come i teatri Oriente e Heredia, quest’ultimo il più importante dell’oriente cubano. Qui si tengono spettacoli teatrali, concerti e danze che arricchiscono la vita artistica della città.
La Casa de la Trova, dove la musica non manca mai

In Calle Heredia 208, a un isolato dal Parque Céspedes, si trova la Casa de la Trova Pepe Sánchez, il luogo per eccellenza della musica tradizionale cubana a Santiago de Cuba. Questo edificio è il punto d’incontro di famose orchestre e importanti trovatori che mantengono viva l’essenza di generi come il son e la trova.
La Casa de la Trova è famosa per la sua atmosfera vivace, dove tra drink e balli, le ore passano piene di ritmo e allegria. Fin dalla sua fondazione, più di mezzo secolo fa, è stata teatro di grandi artisti cubani e stranieri.
Uno dei momenti più memorabili è stata la visita di Paul McCartney nel gennaio 2000, che ha portato con sé diversi dischi di musica cubana, tra cui uno del santiaguero Eliades Ochoa. Questo posto è una tappa obbligatoria per chiunque visiti Santiago de Cuba, essendo la culla della musica tradizionale cubana.
La Casa de la Trova è un punto fermo e imprescindibile per la conservazione e la diffusione del son e della trova, generi musicali che riflettono l’autenticità e la ricchezza della regione. Alla Casa de la Trova non ti perderai un concerto dal vivo, non assisterai solo a un’atmosfera festosa, ma ballerai al ritmo di genuini ritmi cubani. La sua importanza culturale e la sua atmosfera vivace ne fanno una delle principali attrazioni del centro storico di Santiago.
Visita al Museo Provinciale Emilio Bacardí: un viaggio nel tempo

Il Museo Provinciale Emilio Bacardí è uno dei luoghi più importanti di Santiago de Cuba e offre un’immersione nella storia, nell’archeologia e nell’arte della regione. È organizzato in tre sale principali.
Nella prima sala, dedicata alla pittura, si possono ammirare opere di importanti artisti cubani come Amelia Peláez, René Portocarrero, Raúl Martínez e Wifredo Lam. Queste opere, meno conosciute al di fuori della regione, sono di qualità pari a quelle esposte al Palacio de Bellas Artes di L’Avana e rappresentano un prezioso tesoro artistico che il museo custodisce con orgoglio.
La sala storica offre uno sguardo dettagliato sull’epoca coloniale e sul periodo delle guerre d’indipendenza di Cuba. In questa sala sono esposti documenti, abiti, armi e oggetti personali di personaggi chiave come José Martí, noto come “Eroe Nazionale di Cuba”; Carlos Manuel de Céspedes, chiamato “Padre della Patria”; e Antonio Maceo, uno dei liberatori più venerati. Questi cimeli sono una testimonianza tangibile della lotta e dell’identità cubana.
L’ultima sala, al piano terra, è dedicata all’archeologia e ospita reperti di varie culture, tra cui mummie egizie e oggetti della cultura Paracas del Perù. Queste collezioni sono state raccolte dai fondatori del museo durante i loro viaggi internazionali, aggiungendo un valore aggiunto alla visita.
L’esperienza al Museo Provinciale Emilio Bacardí è davvero affascinante. La ricchezza di dettagli rende questo luogo una tappa imperdibile per chi è interessato al patrimonio storico di Santiago de Cuba.
All’uscita, è facile trovare guide locali che, con gentilezza, offrono tour aggiuntivi della zona. Anche se il tempo a disposizione è limitato, la visita al museo è sempre un’esperienza preziosa per conoscere e apprezzare il passato cubano.
Alla scoperta della Casa di Diego Velázquez, la più antica di Cuba
La Casa di Diego Velázquez è considerata l’edificio più antico dell’isola. Si trova in Calle Aguilera, proprio di fronte al Parque Céspedes e a poca distanza dalla Cattedrale. La dimora appartenne a Diego Velázquez de Cuéllar, conquistatore spagnolo e primo governatore di Cuba, e fu costruita tra il 1516 e il 1530.
Entrando, sembra di fare un tuffo nel passato, ammirando un gioiello che riflette le radici della colonizzazione spagnola nei Caraibi. Il suo design è un chiaro esempio dell’influenza moresca, evidente nei balconi con le grate e nel soffitto in legno di cedro intagliato che decora l’edificio.
La casa vanta gallerie, portici e un cortile risalenti al XVI secolo, nonché stanze che coprono i secoli XVI, XVII e XVIII. È presente anche un vecchio forno in cui veniva fuso l’oro estratto nei primi anni della conquista, ancora prima che la casa venisse costruita.
Accanto a un edificio adiacente risalente al primo terzo del XIX secolo, la casa ospita il Museo dell’Ambiente Storico Cubano, che espone mobili d’epoca che permettono di comprendere meglio la vita coloniale a Santiago e la storia di Diego Velázquez, fondatore della città.
La Plaza de la Revolución Antonio Maceo: un omaggio agli eroi cubani

La Plaza de la Revolución Antonio Maceo, all’ingresso di Santiago de Cuba, è una delle opere monumentali più significative del XX secolo nella città. Inaugurata il 14 ottobre 1991 da Fidel Castro Ruz, la piazza rende omaggio a uno dei grandi eroi della storia cubana: Antonio Maceo Grajales, noto come il “Titán de Bronce”.
L’elemento più importante del complesso è l’imponente statua di Antonio Maceo, opera dello scultore santiaguero Alberto Lescay. Con i suoi 16 metri di altezza, è la scultura più grande del Paese dedicata a un personaggio illustre. Il monumento include anche ventitré machete in posizione eretta, simbolo della storica “Protesta di Baraguá” del 23 marzo 1878, un atto di resistenza fondamentale nelle guerre d’indipendenza.
La piazza ospita anche la “Llama Eterna” (Fiamma Eterna), un monumento che onora i martiri cubani, e una tribuna che può ospitare circa duemila persone, utilizzata per importanti cerimonie ufficiali, soprattutto in occasione delle festività patriottiche.
All’interno della piazza si trova il Salón de Protocolo, uno spazio dedicato a eventi scientifici e culturali. Da notare la sala espositiva olografica che ospita oggetti personali di Antonio Maceo, documenti storici, mappe e fotografie, offrendo ai visitatori l’opportunità di approfondire la vita e l’eredità del maggiore generale dell’esercito liberatore.
Il Castello di San Pedro de la Roca, una fortezza con vista sul Mar dei Caraibi

A circa sette chilometri e mezzo lungo la strada del Morro si trova il Castello di San Pedro de la Roca, noto anche come Castello del Morro, un’imponente fortezza che domina l’ingresso della baia di Santiago de Cuba da un rilievo roccioso a 70 metri sopra il livello del mare. Costruito nel 1638, il suo scopo principale era quello di proteggere la città dagli attacchi navali contro la corona spagnola.
Considerata l’esempio più completo e vasto di ingegneria militare rinascimentale nei Caraibi. La struttura include numerosi elementi architettonici interessanti, come le celle, la sala delle torture, la capitaneria, il fossato, il rivellino, il ponte levatoio, le garitte, i merli, i bastioni, le casematte, le feritoie e le banchine di tiro, che testimoniano l’elevato livello di sofisticazione delle tecniche di difesa dell’epoca.
Il Castello di San Pedro de la Roca è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, a testimonianza della sua importanza. Al tramonto, nella fortezza si tiene la tradizionale cerimonia del cañonazo mambí, uno spettacolo visivo che, sebbene più semplice del famoso cañonazo di L’Avana, è un’esperienza indimenticabile per i visitatori nazionali e internazionali.
Oltre a visitare le mura e i tunnel, è possibile godere di una vista panoramica mozzafiato sul Mar dei Caraibi e sulla baia di Santiago, una delle attrazioni più affascinanti del luogo. All’uscita, troverai diversi negozietti che vendono artigianato, cappelli, berretti e souvenir del castello e della città, perfetti per portare a casa un ricordo di questa antica fortezza.
Giorno 2 a Santiago de Cuba: storia, cultura e natura
Santiago de Cuba, fondata alla fine di luglio del 1515 per ordine di Diego Colón, viceré di Spagna in America, sotto la supervisione di Don Diego Velázquez de Cuéllar, è stata l’ultima delle sette città fondate durante la conquista spagnola dell’isola. Questa città si è affermata come la seconda provincia più importante di Cuba, distinguendosi per il calore e l’ospitalità della sua gente, l’esuberanza delle sue montagne e della sua natura, il suo prezioso contributo alle guerre d’indipendenza e la sua ricchezza culturale.
Il viaggio a Cuba prende forma da luoghi come Guardalavaca, a Holguín, dove, dopo aver trascorso diversi giorni di sole e mare, molti turisti noleggiano un’auto e si dirigono verso Santiago de Cuba, prima tappa essenziale per scoprire il cuore dell’isola.
Uno dei momenti più memorabili della giornata è ammirare l’alba da un punto panoramico privilegiato che offre una vista mozzafiato sulla baia di Santiago e sul centro storico della città. Da questo punto è possibile apprezzare la bellezza naturale e architettonica di Santiago, scenario ideale per entrare in contatto con la vivace vita che caratterizza questa città caraibica.
Alba a Santiago de Cuba con vista sul Balcón de Velázquez

Vedere l’alba dal Balcón de Velázquez è un’esperienza indimenticabile. Il sole tra le montagne orientali offre uno spettacolo naturale di grande bellezza, con tonalità calde che illuminano gradualmente la baia e il centro storico della città.
Il belvedere si trova vicino all’antica residenza del conquistatore Diego Velázquez de Cuéllar, oggi trasformata in museo. Da qui si possono ammirare magnifici panorami della città, incluso il famoso Castello del Morro sullo sfondo. Il luogo invita a fermarsi, a contemplare il paesaggio e a immortalare la scena con la macchina fotografica o semplicemente con la memoria.
Durante la visita, è d’obbligo anche una passeggiata nel quartiere del Tívoli, uno dei più antichi di Santiago. Caratterizzato da uno stile fortemente francese, il quartiere conserva un’architettura singolare e una storia particolare: in passato era una zona di divertimento e vita notturna frequentata sia dalla gente del posto che dai marinai che arrivavano in città dalla baia.
Durante il percorso verso il castello, si possono trovare altri luoghi di interesse, come la casa del famoso musicista Juan Formell, fondatore della leggendaria orchestra Los Van Van. Questi dettagli rendono la passeggiata mattutina un’immersione viva nella cultura e nel paesaggio di Santiago, dalle alture del belvedere agli angoli più autentici della città.
Il Malecón e la Casa de la Cerveza: una pausa di fronte al mare
Il Malecón di Santiago è uno dei luoghi più belli per passeggiare e godersi la brezza marina. Si estende lungo la baia e offre una vista mozzafiato sul Mar dei Caraibi, diventando un punto di ritrovo per gente del posto e turisti. La sua atmosfera tranquilla, soprattutto al tramonto, lo rende perfetto per rilassarsi, scattare foto e immergersi nell’essenza costiera della città. Uno dei luoghi più famosi per immortalare la visita è il cartello giallo che dà il benvenuto alla “terra calda”, una tappa quasi obbligatoria per immortalare il momento.
Proprio di fronte al Malecón si trova la Casa de la Cerveza, un’ottima opzione per fare una pausa. Questo locale offre una varietà di birre locali servite ben fredde, particolarmente apprezzate nelle ore più calde della giornata. L’atmosfera è informale e rilassata, perfetta per sedersi e godersi l’ambiente con un drink in mano. Dopo aver recuperato le energie, è normale riprendere il tour delle ripide e pittoresche strade di Santiago.
Consigli utili per i viaggiatori

Muoversi a Santiago de Cuba può essere un’esperienza davvero particolare. La città, costruita tra colline e alture, presenta strade con continui saliscendi che rendono gli spostamenti un po’ impegnativi, soprattutto nelle ore più calde. Per questo motivo, si consiglia di iniziare la giornata la mattina presto e di fare delle pause a mezzogiorno per evitare le alte temperature tropicali.
Se hai intenzione di girare la città in macchina, è importante fare attenzione al traffico, in particolare alle moto. A Santiago ci sono molte moto che vanno veloci e spesso spuntano all’improvviso dalle curve e dai dislivelli del terreno. Anche se si va a piedi, è importante fare attenzione quando si attraversa, perché gli automobilisti di solito vanno veloci nelle strette stradine della città.
Per godersi al meglio la visita, è consigliabile combinare passeggiate nel centro storico, dove si trovano i principali luoghi di interesse, con trasferimenti in auto verso luoghi più distanti, come il Santuario della Virgen de la Caridad del Cobre o il Cimitero di Santa Ifigenia. Non dimenticare di portare con te una buona bottiglia d’acqua, vestiti leggeri, un cappello o un berretto e la crema solare per goderti appieno questa città intensa e calda, sia per il clima che per la sua gente.
Cimitero di Santa Ifigenia, il riposo degli eroi

Situato a Santiago de Cuba, il cimitero di Santa Ifigenia è molto più di una necropoli: è un luogo di profondo valore simbolico per la nazione cubana. Fondato nel 1868, il cimitero ospita le spoglie di personaggi fondamentali per la storia del Paese, trasformandosi in uno spazio di omaggio e memoria collettiva.
Una delle principali attrazioni del luogo è il mausoleo di José Martí, opera dell’architetto Mario Santi costruita nel 1951. Questa maestosa struttura in marmo di Carrara, alta 24 metri, è orientata verso est, in direzione dell’alba, in onore dell’eroe nazionale cubano. La tomba di Martí, sempre adornata con fiori bianchi e la bandiera cubana, è costantemente presidiata da una guardia d’onore.
Ogni mezz’ora si tiene una cerimonia di cambio della guardia, un evento solenne e carico di simbolismo patriottico. Si tratta di un momento molto emozionante per i visitatori che assistono in silenzio al rigoroso protocollo militare in onore di Martí e degli eroi sepolti lì.
A pochi metri dal mausoleo, una grande roccia custodisce le ceneri di Fidel Castro, leader della Rivoluzione cubana scomparso nel 2016. La sua tomba, dal design semplice, reca l’unica scritta “Fidel”.
Nel cimitero sono sepolti anche i resti di Carlos Manuel de Céspedes, considerato il “Padre della Patria”; di Mariana Grajales, riconosciuta come la “Madre di tutti i cubani”; di Antonio Maceo, il “Titán de Bronce”; e di più di trenta generali mambises. Anche la cultura cubana è presente a Santa Ifigenia, con personaggi come Compay Segundo, Pepe Sánchez e Félix B. Caignet, tra i suoi abitanti.
Santa Ifigenia è uno dei cimiteri più antichi di Cuba. Una visita che invita al rispetto e alla riflessione in un’atmosfera di profondo simbolismo nazionale.
Chiesa della Caridad del Cobre, un luogo di fede e devozione

A circa 27 chilometri da Santiago de Cuba, in cima al colle di Maboa e circondata dalle montagne, sorge uno dei luoghi più sacri e venerati dell’isola: il Santuario della Virgen de la Caridad del Cobre, noto anche come Chiesa della Caridad del Cobre.
Entrambi i nomi indicano lo stesso tempio, un centro di pellegrinaggio e un simbolo nazionale della fede e dell’identità cubana.
Per arrivare a questo luogo sacro, si passa per il villaggio di Santiago del Prado, noto come El Cobre, dove le strade che portano al santuario sono piene di bancarelle che vendono oggetti religiosi, immagini, fiori e allegorie della Vergine, nonché pietre provenienti dalle leggendarie miniere di rame della zona.
La devozione alla Virgen de la Caridad del Cobre, dichiarata patrona di Cuba da papa Benedetto XV nel 1916, è parte integrante dell’identità cubana. Secondo la tradizione, la sua immagine fu trovata nel XVII secolo da tre pescatori, noti come “i tre Juan”, che la videro galleggiare sulle acque della baia di Nipe. La figura era asciutta e portava una tavoletta con la scritta: “Io sono la Vergine della Carità”. Da allora, la venerazione per questa figura è cresciuta tantissimo, diventando un simbolo di speranza, protezione e unità, soprattutto durante le guerre d’indipendenza e i momenti difficili della nazione.
L’attuale santuario, in stile neoclassico ed eclettico, ha una pianta a tre navate. Al suo interno, custodisce un’immagine dorata della Vergine su un altare di marmo e argento massiccio, decorato con fiori freschi e preziosi oggetti devozionali. L’altare è girevole, così i pellegrini possono contemplare la figura da diverse angolazioni.

La sala delle offerte è uno degli spazi più emozionanti, dove sono esposti tutti i tipi di doni offerti in segno di gratitudine per i favori attribuiti alla Vergine. Tra questi ci sono medaglie olimpiche, stampelle, lettere, fotografie, uniformi militari, trofei, gioielli e persino un Premio Nobel.
Le offerte provengono sia da persone anonime che da importanti personaggi cubani e stranieri del mondo della cultura, dello sport o della politica. Oltre al suo significato cattolico, la Virgen de la Caridad è centrale nel sincretismo afro-cubano, dove è identificata con Oshún, la divinità yoruba dei fiumi, dell’amore e della fertilità. Questa doppia lettura spirituale rafforza il carattere universale e profondo del suo culto nella società cubana.
Nonostante il caos dei venditori all’ingresso, l’interno del tempio è immerso nel raccoglimento e nel rispetto. Visitare la Chiesa o Santuario della Carità del Cobre non è solo un atto di fede, ma un’esperienza profondamente commovente che tocca credenti e non credenti.
Per chi vuole prolungare il soggiorno, a un chilometro dal santuario si trova l’Hotel Los Peregrinos, un albergo a tre stelle. Da lì, si possono fare escursioni a luoghi vicini di interesse naturale e storico, come le antiche miniere di rame, la Laguna Azul, il Conjunto Escultórico al Cimarrón o il sentiero verso la Piedra del Espejo.
La febbre del baseball si abbatte con passione e tradizione

A Santiago de Cuba, il baseball è una cultura profondamente radicata. Ogni partita è vissuta intensamente, con orgoglio e un’emozione travolgente. Tutta la città si trasforma quando giocano le Avispas de Santiago, la squadra di punta del baseball cubano, famosa per la sua forza competitiva e il suo glorioso passato.
Lo scontro tra le Avispas e gli Industriales di L’Avana è senza dubbio uno dei momenti più emozionanti del calendario sportivo. Questa storica rivalità, paragonabile per intensità a un classico Barcellona-Real Madrid, divide gli animi di tutta l’isola. Durante queste partite, lo stadio Guillermón Moncada, il terzo per capienza del paese, si trasforma in un calderone di emozioni. La musica delle congas, le urla dei tifosi e il chiasso tipico di Santiago creano un’atmosfera indimenticabile.
Assistere a una partita lì è un’esperienza unica che unisce sport, tradizione e cultura popolare. I tifosi arrivano presto per trovare i posti migliori e godersi l’atmosfera festosa. L’ingresso è economico, rendendo il baseball uno spettacolo accessibile a tutti.
Le partite sono piene di emozioni: fuoricampo che fanno esplodere le tribune, giocate spettacolari e quell’energia unica che si respira solo a Santiago. Anche i visitatori che non tifano per la squadra locale contribuiscono al suo carattere unico, aggiungendo un tocco di calore umano e spettacolo.
Dopo la partita, reidratati e rinfrescati. Il caldo a Santiago può superare i 35 °C, quindi è fondamentale portare acqua, preferibilmente gassata, e indumenti leggeri. La città offre numerosi spazi per riposarsi e gustare uno spuntino, come le tradizionali gelaterie vicino al centro urbano.
Altre attività ed escursioni vicino a Santiago

A breve distanza dal centro urbano, la natura e il patrimonio di Santiago stupiscono ancora. Il Parco Baconao è la scelta perfetta per chi ama l’ecoturismo, essendo stato dichiarato Riserva Mondiale della Biosfera. I suoi oltre 80.000 ettari offrono una varietà di attrazioni, tra cui spiagge, lagune, formazioni rocciose e siti archeologici. Qui troverete attrazioni come la Valle della Preistoria, l’Acquario di Baconao e il belvedere del Gran Piedra, da cui si gode una vista panoramica mozzafiato.
Le spiagge di Siboney e Daiquirí, a pochi chilometri dalla città, offrono acque calde e tranquille, ideali per rilassarsi, nuotare o gustare frutti di mare freschi in piccoli ristoranti a conduzione familiare.
Chi è alla ricerca di avventura deve assolutamente esplorare i sentieri della Sierra Maestra, culla della rivoluzione cubana e habitat di una ricca biodiversità. Le nostre escursioni guidate ti permetteranno di raggiungere cime iconiche come il Pico Turquino, la più alta del paese, e di visitare siti storici come la Comandancia de La Plata.
Queste opzioni dimostrano che Santiago de Cuba è molto più dei suoi monumenti più famosi. È un territorio che invita a guardarsi intorno con calma, a scoprirlo da vicino e a tornare sempre con la voglia di continuare a esplorarlo.
Conclusione
Santiago de Cuba è una tappa imprescindibile dell’isola, grazie alla sua storia, cultura e al calore della sua gente. Santiago de Cuba è una città da vedere assolutamente. Il suo patrimonio coloniale, i luoghi dell’indipendenza e il suo spirito festoso, che si riflette nella musica, nella gastronomia e, naturalmente, nella passione per il baseball, sono solo alcune delle sue attrazioni.
Questa città ha molteplici sfaccettature che affascinano qualsiasi visitatore: paesaggi naturali mozzafiato, tradizioni profonde e un’ospitalità che fa sentire a casa. Due giorni sono sufficienti per assorbire le attrazioni di Santiago, ma non per godersi appieno la destinazione.
Santiago de Cuba è il punto di partenza ideale per chi vuole immergersi nella vera essenza cubana. E per non perdere nessun dettaglio dei suoi incanti e segreti, segui il nostro blog, dove troverai itinerari, consigli ed esperienze per scoprire il meglio di questa affascinante città e molto altro di Cuba.